Il nuovo handicap è entrato in vigore martedì 15 dicembre 2020 e già dal tardo pomeriggio, quando i primi appassionati sono riusciti ad accedere al sito della Federgolf e alla funzione “stampa tessera” che ha comunicato l’Handicap Index al posto del vecchio Ega Handicap, sono iniziati i raffronti e i commenti fra compagni di circolo e amici-rivali sul campo da golf. Le brutte sorprese, sotto forma di aumento anche sostanzioso dei colpi, sono arrivate soprattutto ai giocatori con handicap superiore a 14 che non hanno avuto un rendimento costante e soddisfacente durante l’anno. L’Handicap Index, che ha mandato in soffitta la vecchia virgola caratteristica dell’Ega Handicap, è infatti la media degli 8 migliori risultati sugli ultimi 20 e fotografa il livello di gioco espresso nel corso della stagione.
Il nuovo sistema ha anche generato belle sorprese per i golfisti più bravi. Fra questi merita una citazione particolare Stefano Teruzzi (nella foto), capitano del Parco di Firenze e direttore sportivo ad Albisola (Savona), che a 41 anni può vantare di essere il giocatore con il miglior handicap di tutta la Toscana e fra i primi dieci in tutta Italia. Con -4,4 Teruzzi è uno di quei giocatori ai quali si applica la definizione di “handicap plus”, ossia il numero di colpi da aggiungere a quelli effettivamente tirati per raggiungere quelli di un giocatore scratch che gioca il par del campo. Oltre a Teruzzi sono “handicap plus” i due giocatori dell’Argentario Massimo Cozzi (-2,1) ed Emanuele Senigagliesi (-1,4), i due giovani dell’Ugolino Neri Checcucci (-2.2) e Filippo Bagnoli (-1,1) e Niccolò Caucia (-1,5) del Golf Club Punta Ala.