Matteo Manassero ha vinto il Toscana Alps Open ed è bello pensare che la rinascita di uno dei migliori talenti del golf italiano sia avvenuta su un campo della nostra regione, il par 71 del Pelagone a Gavorrano (Grosseto). Il 27enne veronese (nella foto Bellicini) è tornato al successo dopo oltre sette anni: era il 26 maggio 2013 quando si impose nel prestigioso Bmw Pga Championship superando al playoff Simon Khan e Marc Warren e divenendo il più giovane concorrente a conquistare il titolo di un torneo che viene considerato alla stregua di un quinto major. A inizio luglio Manassero aveva dato un bel segnale facendo suo il Warm Up Contest al Golf Nazionale, evento organizzato dalla Fig che è servito agli azzurri per riprendere confidenza con il golf giocato dopo il lockdown. E al Golf Club Toscana è arrivata finalmente quella vittoria che potrebbe segnare la ripresa della carriera di Manassero. “E’ il successo della rinascita, una delle mie gioie più grandi da presidente – ha dichiarato Franco Chimenti, presidente della Federazione italiana golf -. Manassero è un fenomeno e questa impresa gli servirà a ritrovare fiducia. Sono certo che presto tornerà a imporsi anche sui migliori palcoscenici”.
“Il lavoro paga – ha detto Manassero, felice di questo successo che gli ha portato 5800 euro -. Non mi sento di dire che Matteo è tornato, ma voglio affermare che Matteo lavora sodo. Questa settimana è andato bene tutto in ogni particolare. Ho eseguito bei colpi, ottimi putt, poi nell’ultimo giro anche il gioco lungo ha funzionato come non accadeva da tanto tempo. Tutto è partito, però, soprattutto da un lavoro sul piano mentale, dove mi sono messo in gioco a 360 gradi e credo che l’insieme di tutte queste componenti abbia prodotto la vittoria. Parteciperò alla gara del Challenge Tour a Castelconturbia, perché ho voglia di mettermi alla prova anche in quel contesto”.
Sul percorso del Pelagone Manassero si è imposto di forza con 194 colpi (63-66-65, -19) colpi, uno in meno dello spagnolo Angel Hidalgo Portillo, leader dopo le prime due giornate, e due in meno dell’altro iberico Manuel Elvira. Il golfista veneto nell’ultima giornata ha attaccato decisamente rimontando con un eagle e due birdie sulle prime nove buche, poi con un bogey ha permesso ai due iberici di rientrare in gioco. A quel punto la classe e l’esperienza di Manassero hanno fatto la differenza: quattro birdie, contro un bogey, sulle ultime cinque buche (65, -6 di giornata) hanno dato corpo a una vittoria di inestimabile valore, sotto tutti gli aspetti, sia per lui che per tutto il movimento. E’ il terzo successo stagionale del professionisti italiani dopo quelli di Renato Paratore nel British Masters (European Tour) e di Stefano Mazzoli nell’Alps Tour (Red Sea Little Venice Open).
Belle prove del dilettante Andrea Romano, undicesimo con 201 (-12), che è stato leader dopo un turno, e di Takayuki Matsui, stesso score, un colpo in più per Gregory Molteni e Giulio Castagnara, tredicesimi con 202 (-11), e note di merito anche per gli altri amateur Riccardo Bregoli, 16° con 203 (-10), Gregorio De Leo, 24° con 204 (-9), ottimo nei primi due giri, e Filippo Celli, 31° con 206 (-7), ossia il quartetto che ha ottenuto la quarta piazza nei recenti Campionati Europei a squadre
Promosso a pieni voti il percorso del Pelagone, che ha ricevuto l’apprezzamento anche dei giocatori per la cura e lo stato dei green. A questo proposito il presidente del Golf Club Toscana Salvatore Rotella ha voluto ringraziare lo staff dei greenkeeper per il grande lavoro svolto nelle ultime settimane per rendere il percorso degno di un torneo dell’Italian Pro Tour.