La hole in one, il colpo perfetto sogno di tutti i golfisti, sta diventando una pratica quasi abituale in Toscana. In meno di una settimana sono già state tre: dopo quelle di Marco Calderai all’Ugolino e Paolo Fontanelli a Montelupo sabato e domenica scorsi, è stata la volta di Gioele Vannozzi, giovedì 13 ottobre al Golf Club Punta nel primo Torneo Tisanoreica by Gianluca Mech organizzato da Francesca Rocca. “Alla buca 6 la bandiera era a 165 metri, misurati con il laserino – racconta soddisfatto Vannozzi – e così ho tirato un ferro 7. Il colpo è partito molto bene, ma non ho visto dove è finita la pallina perché la buca era in una zona d’ombra. Non ho neanche esultato perché non ero sicuro che fosse entrata. Poi quando sono arrivato sul green e ho visto la pitchata a tre dita dalla buca, ho avuto la conferma che sì, avevo proprio fatto hole in one”. Per questa sua impresa il 33enne golfista di Grosseto è stato premiato con una bottiglia di champagne Bollinger. “Era stata messa in palio in estate, ma non era stata assegnata. Il giorno prima della gara ho scherzato con Lorenzo Damiani e gli ho chiesto se c’era ancora la bottiglia di champagna per la hole in one…”.
Gioele Vannozzi, potente mancino con handicap 3,2, è abituato a vincere il driving contest alla buca 10. “Ma da un po’ di tempo non tiro più il driver a quella buca, preferisco il ferro 2 e infatti oggi ho fatto birdie. A Punta Ala, nel mio circolo, non avevo mai fatto hole in one, in passato ne avevo fatte due al Pelagone e una a Fontevivo”. Oltre al premio speciale, Vannozzi ha vinto il lordo con 73 colpi (+1 sul par del campo). Nel netto di prima categoria Walter Gotsch con 38 punti ha preceduto Claudio Bruni (35) e in seconda Eugenio Di Vivona (33, Toscana) ha superato il compagno di circolo Roberto Quinzii (32). Ingrid Gotsch (30) e Giovanni Quinzii (29, Toscana) sono stati la prima lady e il primo senior.