Con il nuovo protocollo emanato venerdì 19 giugno dalla Fig, il golf torna finalmente alla normalità. Come ha spiegato il presidente federale Franco Chimenti (a sinistra nella foto con Michele Chisena, presidente delle Pavoniere, e Andrea Scapuzzi, presidente del comitato regionale toscano Fig) nella riunione tenutasi alle Pavoniere Prato con i presidenti dei circoli toscani, sono stati cancellati alcuni dei più importanti provvedimenti adottati per l’emergenza Covid-19: l’asta può di nuovo essere tolta dalla buca, tornano i rastrelli per i bunker, le panchine e i lavapalle. Il cart, inoltre, potrà essere usato da due giocatori, con obbligo di mascherina, a meno che non siano congiunti. Torna in vigore lo scambio degli score fra i giocatori e sono di nuovo accessibili le club house e tutti gli altri locali dei circoli. Rimangono gli obblighi di sanificare le mani con il gel dopo aver toccato oggetti comuni, di mantenere la distanza interpersonale di 2 metri durante il gioco e di 1 metro in tutti gli altri casi e di evitare gli assembramenti.
Durante l’incontro di Prato sono stati presentati anche due progetti varati dal Consiglio federale tenutosi giovedì 18 giugno a Bologna: un contributo di 300mila euro per i circoli che organizzino centri estivi per ragazzi e un bando per la realizzazione di city golf, ossia campi pratica o percorsi fino a 9 buche in aree urbane dismesse o degradate come già fatto con successo da Parco di Firenze e Golf Club Livorno. Chimenti ha anche fatto i complimenti al comitato regionale toscano, molto attivo nella realizzazione del protocollo anti contagio che ha consentito la ripresa dell’attività golfistica nelle scorse settimane. E ora finalmente “in pensione”.