Dal campo all’università. Ginevra Giannoni ha trasferito allo studio la sua passione per il golf e l’ha fatta diventare argomento della sua tesi di laurea in Scienze Motorie. Fiorentina di 23 anni, Ginevra Giannoni ha iniziato a giocare a 9 anni al Parco di Firenze e ha ottenuto ottimi risultati a livello giovanile anche nazionale. E’ tesserata per Le Pavoniere Prato e, dopo aver concluso il 2021 con la soddisfazione del prestigioso traguardo conseguito, guarda ai suoi prossimi obiettivi sportivi. “Ora ho un handicap di 6, ma due anni fa, prima dell’inizio della pandemia, ero arrivata a 3 e sto lavorando per tornare a quei livelli”.
Come si intitola e di cosa tratta la tua tesi di laurea?
“Il titolo è Il gioco del golf: indagine ‘Tpi’ Titleist Performance Institute sulle capacità motorie degli atleti nella disciplina e il relatore è stato il professor Matteo Levi Micheli. Nel mio lavoro ho cercato di vedere se con la pratica sportiva del golf migliorano le capacità motorie degli atleti osservati. Ho preso un gruppo campione di 11 golfisti di Pavoniere, Parco di Firenze e Ugolino, maschi e femmine con età media di 21 anni, e un gruppo controllo costituito da 10 ragazzi e ragazze non sportive. Ho fatto eseguire, sia in palestra che all’aperto, 2 tipologie di test suggeritimi da Stefano Becherucci, da alcuni anni preparatore atletico all’Ugolino: 12 esercizi di mobilità e stabilità articolare e 5 di forza e potenza”.
E quali sono stati i risultati?
“I golfisti hanno avuto risultati migliori rispetto ai non golfisti soprattutto per quanto riguarda la mobilità delle spalle e la rotazione, torsione e flessione del busto. Inoltre i golfisti hanno dimostrato un maggior equilibrio in appoggio bipodalico. I test non hanno evidenziato però risultati statisticamente significativi tali da affermare che i golfisti hanno avuto miglioramenti evidenti rispetto ai non golfisti. E questi ultimi sono addirittura risultati migliori per quanto riguarda l’equilibrio e la stabilità in appoggio monopodalico su entrambi i piedi. Aggiungo una curiosità. I golfisti, tutti destrimani, hanno mostrato un maggior equilibrio sul piede sinistro: un risultato dovuto sicuramente al finish dello swing. Inoltre, le donne sono più flessibili e mobili degli uomini, che hanno invece più forza e potenza”.
In conclusione, i golfisti non sono promossi per quanto riguarda le loro capacità motorie.
“Diciamo che nel gruppo dei golfisti, composto anche da elementi di rilievo a livello nazionale, non c’è attenzione alla preparazione fisica. I miglioramenti mostrati nell’equilibrio e nella rotazione e flessibilità del busto sono solo il frutto della pratica golfistica e questa non è invece sufficiente a realizzare uno sviluppo significativo di forza e potenza. In pratica, i golfisti si dedicano quasi esclusivamente al gioco, soprattutto in campo pratica, mentre sarebbe preferibile un’attività fisica aggiunta per incrementare le proprie capacità motorie applicate al golf”.
La tua tesi di laurea può essere un aiuto per i golfisti?
“Lo spero. Intanto i risultati dei miei test sono stati la base di partenza dell’attività motoria avviata da Stefano Becherucci con i giovani anche a Le Pavoniere”.