Finalmente è arrivata la decisione tanto attesa dai golfisti toscani. Con un’errata corrige all’ordinanza numero 50 del 3 maggio 2020 della Regione Toscana, relativa al punto 4 (che consente lo svolgimento di attività sportive in forma strettamente individuale, sul territorio regionale, utilizando per lo spostamento mezzi propri di trasporto con l’obbligo di fare ritorno in giornata alla propria abitazione principale), è stata fatta un’integrazione fondamentale per aprire le porte dei circoli toscani: “anche in impianti pubblici o privati all’aperto senza l’utilizzo di spogliatoi o altri spazi chiusi”.
I circoli toscani sono già al lavoro per preparare i campi e le procedure previste dal Protocollo anti contagio predisposto dalla Federazione italiana golf: le prime aperture sono previste per giovedì, sarà comunque difficile che tutti i club riescano ad aprire nello stesso giorno. La decisione del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (nella foto) ha quindi accolto la richiesta avanzata nello scorso fine settimana dal presidente del comitato regionale toscano della Fig, Andrea Scapuzzi, il quale aveva fatto presente che in altre regioni come Abruzzo e Sicilia (ma anche Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia) era stata autorizzata la ripresa dell’attività golfistica. Lo stesso presidente della Federgolf Franco Chimenti all’inizio della scorsa settimana aveva detto che i circoli di golf italiani, già pesantemente penalizzati da quasi due mesi di chiusura a causa dell’emergenza Coronavirus, avrebbero dovuto aprire al massimo entro domenica 11 maggio.
Con questo provvedimento la Regione Toscana ha quindi consentito la ripresa dell’attività golfistica (e tennistica) anticipando così di alcuni giorni le decisioni del governo, così come già accaduto per la possibilità di attività da asporto di ristoranti e gelaterie a partire dal 25 aprile e l’attività sportiva e motoria all’aperto già dal primo maggio.