C’è molta Toscana nell’Assemblea federale elettiva del prossimo 16 settembre a Roma. Fra i candidati a uno dei 7 posti da consigliere federale figurano Giuliano Bagnoli (il primo a destra, nella foto), presidente del Parco di Firenze e presidente uscente del consorzio Golfimpresa dopo 9 anni di mandato, Manola Neri (accanto) del circolo Alisei Golf & Country Club Pietrasanta e Paolo Negroni (il primo a sinistra), presidente del Riva Toscana Golf Resort & Spa, entrambi consiglieri di Golfimpresa, il consorzio che comprende circa 60 circoli del Nord e Centro Italia. Andrea Scapuzzi, presidente del Comitato regionale toscano Fig da oltre 15 anni e presidente del Golf Club Livorno, è invece candidato per la carica di presidente del Collegio dei revisori dei conti.
“Metto a disposizione la mia esperienza maturata in 40 anni di golf – ha detto Negroni – e per dare una scossa al golf italiano. Sono rimasto deluso dal presidente Franco Chimenti anche dopo l’incontro avuto con il consiglio direttivo di Golfimpresa. Non ha parlato di programmi e ha detto che rifarebbe tutto quello che ha fatto. Temo che il suo obiettivo sia solo uno scambio di poltrone per arrivare alla presidenza del Coni e quindi ho deciso di schierarmi con l’altro candidato, Ivan Rota: golfista, imprenditore nel mondo del golf e anche politico (ex deputato, è consigliere regionale in Lombardia, eletto in Forza Italia, ndr). Penso che con lui ci sia l’occasione per una vera svolta nel mondo del golf. Impulso al turismo golfistico, creazione di nuovi campi vicino alle aree urbane, affiancamento a presidenti di circoli e imprenditori e maggior attenzione ai giovani dai 18 ai 30 anni sono i punti del suo programma nei quali più mi riconosco e sui quali ho anche esperienza diretta”.
Negroni avrà 7 voti a disposizione come Riva Toscana e tutti gli altri circoli toscani (Acquabona, Argentario, Bagnaia, Bellosguardo, Casentino, Cosmopolitan, Forte dei Marmi, Hermitage, Livorno, Montecatini Terme, Montelupo, Parco di Firenze, Pavoniere, Poggio dei Medici, Punta Ala, Saturnia, Tirrenia e Valdichiana), mentre Castelfalfi e Firenze Ugolino ne avranno rispettivamente 28 e 14.
I voti dei circoli di tutta Italia sono in totale 2.135 (2.107 più i 28 dei circoli e associazioni aggregate (Abbadia, Alisei, Centanni, Garfagnana, Miniere, Quarrata, San Martino e Vicopelago in Toscana) che però raramente riescono a costituirsi in assemblea, necessaria per avere i voti a disposizione. In più ci sono i voti degli atleti dilettanti (22 in Toscana, 1 per ogni circolo), degli atleti professionisti e dei tecnici allenatori: 305 per ciascuna di queste tre categorie e un totale di 3.050 voti.
Chimenti, in carica da 22 anni, ha bisogno dell’appoggio del 66,67% dei votanti presenti, mentre a Ivan Rota basta il 50% più un voto per essere eletto presidente della Federazione italiana golf. Il primo passo dell’Assemblea federale elettiva sarà il raggiungimento del quorum necessario alla sua validità, ossia il 50% dei votanti. Nel caso che nessuno dei due candidati sia eletto il 16 settembre, il presidente e il consiglio federale rimarranno in carica fino al massimo a marzo 2025 per l’ordinaria amministrazione e dovranno indire il nuovo appuntamento elettorale. In quell’occasione, però, Chimenti non si potrà presentare.