Ottima prestazione del 39enne professionista livornese Tommaso Perrino (nella foto sul tee di partenza), che nel G4D Open si è classificato al quarto posto con 230 colpi (75/75/80 per un totale di +14). In Inghilterra pioggia, freddo e vento hanno purtroppo accompagnato il quarto e il più importante dei nove eventi stagionali del G4D Tour, circuito promosso dal DP World Tour teso a evidenziare sempre di più l’inclusività di uno sport aperto a tutti. Sul difficile percorso del Woburn Golf Club (par 72), 80 giocatori provenienti da 13 nazioni si sono sfidati in tre giornate di gara e alla fine ha vinto con 219 (+3) colpi l’irlandese Brendan Lawlor, numero due mondiale, che ha preceduto il numero uno, l’inglese Kipp Popert, secondo con 221 (+5). In terza posizione con 224 (+8) lo spagnolo Juan Postigo Arce, numero 4, e al quarto posto Tommaso Perrino, numero 10 al mondo e Ct della Nazionale paralimpica italiana, affiancato dall’irlandese Conor Stone.
Hanno preso parte alla gara altri cinque giocatori paralimpici italiani e fra questi due toscani: il non ancora 18enne senese Vittorio Cascino, tesserato per il Royal Golf La Bagnaia e classificatosi al ventesimo posto nella ST3 con 263 colpi (88/84/91), e Stefano Palmieri, il 51enne golfista di Follonica primo classificato fra i non vedenti e applauditissimo nel corso della premiazione. “Sono stati tre giorni durissimi, affrontati con la mia guida Stefano Bertola, maestro della Nazionale paralimpica – ha detto Palmieri -. Sono arrivato in Inghilterra non al meglio della condizione fisica ed essere riuscito a portare a termine questa gara così difficile e in condizioni meteo avverse è stata una vera impresa. La considero come una vera e propria vittoria dell’Open Blind, a mio avviso è stata una prova della Paralimpiade del 2024 a Parigi perché c’erano i giocatori disabili più forti al mondo”. Fra gli altri azzurri Alessandra Donati si è classificata 14ª nella categoria ST1, Luisa Ceola e Lorenzo Bortolato rispettivamente 20ª e 21° nella ST2.