Jewels & Wine Golf Trophy, il via a Le Pavoniere con hole in one di Michele Jermann

Che ne direste di iniziare la vostra gara con un birdie sulla buca più difficile del percorso, proseguire addirittura con una hole in one sul par 3 più insidioso e, senza deconcentrarvi dopo la legittima esultanza, fare subito un altro birdie? Incredibile ma vero, è quanto è accaduto a Michele Jermann e Mattia Donati fra le buche 4 e 6 a Le Pavoniere, nella prima Louisiana del circuito Jewels & Wine Golf Trophy organizzato da Cristina Fugali (a destra nella foto) con 20 tappe in ben 4 regioni. “Era la prima volta che io e Mattia giocavamo insieme – racconta Michele Jermann – e devo dire che siamo andati alla grande”. La coppia inedita ha infatti vinto la classifica del netto (più di 80 i giocatori e le giocatrici al via) con 46 punti e si è qualificata per la finale in programma il 9 novembre al Golf Club Montecatini, insieme alla prima coppia lordo composta da Pietro Pieri e la figlia Sofia (41 punti), alla prima coppia mista Massimo Bresci-Sabrina Conchedda (45) e alla prima coppia senior Luigi Riccetti-Franco Pasquini (44).

Jermann, 39 anni, friulano della provincia di Gorizia trasferitosi nel 2019 a Gambassi Terme, è stato il grande protagonista della gara di Prato. “Gioco a golf da oltre 15 anni, ma non avevo mai fatto una hole in one. Oggi è finalmente successo: alla difficile buca 5, con bandiera a destra e a 160 metri, ho tirato per primo un Rescue 3. La pallina è rimbalzata in avant-green ed è andata verso l’asta, ma non ho avuto la certezza che fosse entrata. Quando ci siamo avvicinati al green e non l’abbiamo vista, ho capito che era in buca! E’ stata una bellissima emozione, sono arrivato a essere handicap 11 nel 2017, ma non mi era mai capitato di fare hole in one”. Jermann, che è stato premiato da Le Pavoniere con una lente d’ingrandimento d’argento e dallo sponsor con un porta carte e un buono sconto per prodotti Unoaerre, ora ha un handicap di 13,2 e il suo obiettivo è tornare a 11 colpi e anche meno, se possibile. “Sono un produttore di vini, prima in Friuli e ora in Toscana, con Tamburini, la storica azienda di famiglia di mia moglie. Fra i nostri vini c’è anche un rosato chiamato TJ, le iniziali dei cognomi Tamburini e Jermann, dedicato a nostra figlia Mariadele che ha 2 anni e 4 mesi. Da quest’anno sono tesserato per Le Pavoniere e sono felice perché sto riprendendo il mio gioco”. L’impresa di Jermann è stata quasi ripetuta dal suo compagno di gioco alla 8: Mattia Donati, golfista emergente de Le Pavoniere, si è infatti aggiudicato il nearest to the pin unico fermando la palla a soli 60 centimetri dalla buca.

Il prossimo appuntamento con il circuito Jewels & Wine Golf Trophy, sponsorizzato da Novità Home, Villa Borghini, Birra Serriola e Unoarre, è domenica 19 marzo al Golf Club Montecatini, sede anche della finale il prossimo 9 novembre. Le 20 gare a coppie con formula Louisiana stableford non si limiteranno a toccare i circoli più importanti della Toscana. Il circuito sarà infatti ospitato anche dal Perugia Golf Club (8 aprile) e Antognolla (7 maggio) in Umbria, da Roma Acquasanta (1° luglio) e Marco Simone (il campo della Ryder Cup 2023, il 23 luglio) in Lazio e da Riviera (25 marzo), Le Fonti (2 aprile) e Rimini Verucchio (6 agosto) in Emilia Romagna.

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