Trofeo Pallavicino all’Ugolino, un’edizione speciale per il centenario di Nino

Ricorre oggi, 8 marzo, il centenario della nascita di Emilio Pallavicino, per tutti Nino (al centro della foto), e in occasione di questa ricorrenza la Federazione italiana golf ha deciso di assegnare il “suo” torneo all’Ugolino, il “suo” circolo. “Lo scorso anno – ricorda Camilla Tolomei, attuale presidente del club fiorentino – chiesi al presidente della Federgolf Franco Chimenti la possibilità di ospitare il Trofeo Pallavicino in occasione del centenario della nascita di Nino e Chimenti accolse con entusiasmo la mia proposta. Ed è stato di parola”. Il campionato italiano Ragazzi (under 18) a squadre-Trofeo Emilio Pallavicino, il torneo giovanile di golf più importante a livello nazionale che fu inventato dal dirigente fiorentino alla fine degli anni Settanta, sarà giocato all’Ugolino, dal 24 al 26 agosto. Negli stessi giorni, alle Pavoniere Prato si disputerà l’edizione femminile del Trofeo Pallavicino e il Golf Club Montecatini ospiterà il Torneo di qualifica maschile che darà diritto alle squadre prime classificate di partecipare all’edizione 2021 del prestigioso Trofeo. Insomma, la Toscana per tre giorni sarà il centro del golf giovanile italiano.

Nino Pallavicino fu presidente dell’Ugolino dal 1969 al 1977, nel periodo di massimo fulgore per quanto riguarda gli splendidi risultati ottenuti in Italia e nel mondo dagli allievi del maestro Franco Rosi: i fratelli Baldovino, Federica e Marta Dassù, le sorelle Pia e Camilla Tolomei, Stefano Esente, Luca Fabbrini, Alberto Marchi, Alessandro Pissilli e tanti altri che fecero di Firenze, e dell’Ugolino, la capitale del golf tricolore. “Nino fu mio capitano non giocatore in occasione delle vittorie nel campionato italiano femminile a squadre nel 1976 e del campionato nazionale giovanile a squadre del 1978 – ricorda Camilla Tolomei -. Era elegante, aveva una grande passione per il golf ed era sempre pronto ad aiutare i giovani”.

La carriera dirigenziale di Nino Pallavicino, che fu anche consigliere della Fiorentina all’epoca del primo scudetto (contribuì all’acquisto del brasiliano Julinho) e nella presidenza Melloni a fine anni Settanta, proseguì a livello federale, sia come responsabile del Settore tecnico e capitano non giocatore delle Nazionali giovanili che come vicepresidente Fig dal 1976 al 1983, fino alla sua morte in un incidente stradale a soli 62 anni. “Mio padre aveva una visione molto progressista del golf – ricorda Carlo Pallavicino, attuale vicepresidente dell’Ugolino nonché giornalista sportivo fondatore ed editore di calciomercato.com, il primo sito web di calcio in Italia, e agente Fifa -. Lui si battè molto per aprire questo sport ai giovani, organizzando i corsi con le scuole di Grassina e Antella, organizzò raduni nazionali e tornei importanti a Firenze e inoltre cercò di creare giocatori che sarebbero poi diventati dirigenti della Federazione italiana golf”.

Molti di quei giocatori di allora si ritroveranno all’Ugolino, proprio in occasione del Trofeo Pallavicino. “Ho pensato che sarebbe stato bello riunirli per una cena, la sera del 26, e di organizzare per il giorno dopo, venerdì 27, una Pro-Am, una gara a squadre composte da un professionista e tre dilettanti. Arriveranno da tutta Italia e fra loro ci saranno anche Baldovino Dassù e Massimo Mannelli, vincitori dell’Open d’Italia 1976 e 1980”. E a proposito della vittoria di Mannelli, Carlo Pallavicino racconta la scommessa che Nino aveva fatto con il giocatore conosciuto dai tempi delle Nazionali giovanili. “Mio padre gli aveva detto che se avesse giocato -10 all’Open d’Italia gli avrebbe regalato la sua Golf. Mannelli riuscì nell’impresa e vinse l’Open d’Italia. Mio padre si tolse le chiavi dell’auto dalla tasca e le dette subito a Massimo”.

Da martedì 24 a giovedì 26 agosto all’Ugolino si sfideranno più di 20 squadre in rappresentanza dei migliori circoli di tutta Italia. Ogni formazione sarà composta da 4 golfisti under 18 e al termine di ogni giorno di gara sarà scartato il punteggio peggiore di ciascuna formazione. Il titolo tricolore sarà assegnato con la somma dei migliori tre risultati delle tre giornate di gara. L’Ugolino non ha mai vinto il prestigioso Trofeo, diventato una gara a squadre fra i migliori club d’Italia dopo essere nato come Trofeo Cag (Comitato attività giovanile) fra regioni, e tutto il circolo è pronto a sostenere la sua squadra, composta da Filippo Bagnoli, Federico Capanni, Neri Checcucci, Leonardo Giuliattini e Brando Signorini, in questa edizione speciale. C’è già grande attesa per l’appuntamento di fine agosto e i ragazzi sono consapevoli che ci sono molte aspettative su di loro. “Conosco bene questa pressione – spiega Carlo Pallavicino – perché ho fatto per due volte il capitano non giocatore. Ci sono squadre molto più forti di noi sulla carta, ma abbiamo il vantaggio di sfidarle sul nostro campo. E all’Ugolino è difficile giocare bene per chi non conosce il percorso”.

Nino Pallavicino in versione golfista: aveva iniziato a giocare in Brasile e arrivò ad avere un handicap di 6 colpi
Nino Pallavicino premiato dal giovane figlio Carlo per un terzo posto al Giglio d’Oro
Nino Pallavicino capitano non giocatore agli Europei juniores a squadre in Lussemburgo nel 1970: gli ultimi due a destra sono Baldovino Dassù e Luca Fabbrini
L’abbraccio di Nino Pallavicino a Massimo Mannelli, vincitore dell’Open d’Italia 1980
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