Nel mese di novembre il clima è stato molto favorevole per giocare a golf, ma negli ultimi giorni le temperature sono calate fino a sotto lo zero specialmente durante la notte. Mi è capitato più volte di trovare il campo ghiacciato e sentire l’erba scricchiolare sotto ai piedi. Che fare, aprire il campo al gioco o no? Distinguiamo tra terreno “top soil” ed erba ghiacciata. Può capitare che in inverno il terreno rimanga ghiacciato per più giorni consecutivi mentre l’erba durante il giorno si scongeli. In tal caso si può giocare tranquillamente senza aver timore di danneggiare il green. Quando invece l’erba mostra segni di congelamento non va assolutamente calpestata ed è necessario aspettare il suo completo scongelamento per poter giocare. Se l’abbassamento delle temperature è graduale, le cellule vegetali sono in grado di adattarsi espellendo acqua negli spazi intercellulari. Il ghiaccio che si forma comprime le cellule senza danneggiarle, ma se l’erba viene calpestata le cellule si danneggiano per rottura meccanica dovuta alla compressione e possono morire. Solamente quando l’abbassamento delle temperature è repentino le cellule non hanno il tempo di adattarsi e muoiono a causa del congelamento del citoplasma ovvero per la formazione dei ghiaccio intracellulare. Sono molto pericolose infatti le gelate tardive di fine inverno.
Le concimazioni hanno un ruolo molto importante nel favorire l’adattamento dell’erba alle basse temperature, è importante non eccedere con gli apporti azotati in fase autunnale, mentre concimazioni a base di potassio in fase pre invernale incrementano la resistenza al congelamento.
Vanni Rastrelli
Vanni Rastrelli, già ottimo giocatore a livello giovanile, dal 2010 lavora sui campi da golf. Laureatosi nel 2012 in scienze e tecnologie agrarie presso l’Università degli studi di Firenze e Superintendent diplomato nel 2013 presso la Scuola Nazionale di Golf di Sutri, dal 2016 è greenkeeper del Circolo Golf Ugolino Firenze.
