All’Open d’Italia, dal 22 al 25 ottobre allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia), ci sarà anche un atleta speciale: Tommaso Perrino (nella foto con il fratello minore Paolo), il 36enne maestro del Cosmopolitan, vincitore dell’Open d’Italia Disabili 2019 e Commissario Tecnico del Settore Paralimpico Fig attualmente al quinto posto del ranking mondiale WR4GD dell’EDGA (European Disabled Golf Association). Franco Chimenti, presidente della Federazione italiana golf, ha voluto riservare una wild card a Perrino, a conferma della vicinanza della Fig ai giocatori con disabilità per i quali è stato creato un Settore Tecnico ad hoc con allenamenti personalizzati. “E’ un sogno che si avvera, la gioia più grande della mia vita – ha detto il professionista livornese ancora commosso -. Quando mi ha chiamato il Presidente Chimenti ho pianto di gioia. Non smetterò mai di ringraziarlo per avermi dato questa chance unica. Spero di non tremare davanti ai grandi campioni in gara, mai avrei pensato di poter giocare al loro fianco. Sarà una esperienza che mi porterò dietro per sempre e la dimostrazione che nella vita tutto è possibile”.
La promettente carriera agonistica di Tommaso Perrino, compagno di Francesco Molinari nelle squadre nazionali giovanili, è stata segnata nel 2001 da un incidente stradale che, a seguito di una successiva infezione contratta in ospedale durante la riabilitazione, gli ha causato una importante limitazione alla funzionalità di una gamba. Ma la passione per il golf e la straordinaria forza d’animo gli hanno permesso di superare questo ostacolo e di diventare nel 2007 un apprezzato professionista, stimato anche per la sua cordialità e simpatia. “Questo è uno sport che va oltre le barriere e mi auguro di poterlo far capire a tutti durante il torneo e di essere da esempio mettendo in luce tutto l’universo del golf paralimpico. In attesa dell’Open d’Italia Disabili, dove sarebbe bellissimo poter replicare la vittoria del 2019 con la speranza che l’evento possa giocarsi, vista l’emergenza sanitaria”.