Lo stop alla ripresa dell’attività golfistica amatoriale è stato un duro colpo per gli appassionati, i circoli e tutti gli addetti ai lavori. Il 4 maggio, inizio della Fase Due nell’emergenza Coronavirus in Italia, era vista anche come la data della possibile riapertura dei circoli. E invece il decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte del 26 aprile 2020 ha gelato questa speranza. Franco Chimenti (nella foto), presidente della Federgolf, si è fatto portavoce di questa delusione e ha indicato una nuova data come obiettivo per il golf. “In Italia finora è stato impedito di giocare – ha detto -, una cosa non in linea con nessun altro paese al mondo. Il golf deve andare avanti e i circoli devono necessariamente riaprire al massimo l’11 maggio, non si capisce perché debbano restare chiusi. Attraverso l’istituzione di una commissione qualificata, di cui fa parte anche l’infettivologo Le Foche, stiamo preparando un documento che presto invieremo al Ministro dello Sport, Spadafora, che stimiamo moltissimo e in cui crediamo. Vogliamo far valere le ragioni del golf, sport tra i più sicuri e a basso contagio essendo all’aperto, praticato singolarmente, su percorsi mediamente superiori ai 70 ettari. Il golf deve essere accomunato al tennis e agli sport equestri”.
La Commissione Emergenza Coronavirus, insediatasi per supportare l’ufficio Sport della Presidenza del consiglio dei ministri nell’emanazione di un “protocollo della ripresa dello sport di base” che favorisca la riapertura in sicurezza dei centri sportivi, si è subito riunita in videoconferenza nella giornata di lunedì 27 aprile e ha redatto una bozza di linee guida che il presidente Chimenti sottoporrà alle competenti autorità per coadiuvare il ministero dello Sport e la Presidenza del consiglio dei ministri nel definire meglio le disposizioni dell’ultimo Dpcm in materia di attività sportive individuali, anche amatoriali.
Di seguito pubblichiamo la Sintesi del Protocollo federale per la ripresa del Golf.
Il gioco del golf si svolge in maniera individuale e all’aria aperta con un indice di affollamento del campo di gioco enormemente inferiore ai criteri più restrittivi previsti dalle norme in materia. L’attività sportiva golfistica prevede il mantenimento di distanze di sicurezza adeguate, atte a garantire quantomeno il distanziamento sociale previsto dalle normative e prescrizioni delle Autorità Nazionali e Locali. Pertanto, se ne deduce che giocare a golf è tra le attività sportive più sicure praticabili a livello individuale. La Federazione Italiana Golf, (di seguito FIG), fermo il rispetto dei provvedimenti emessi dalle Autorità Nazionali e Locali in materia di contenimento del contagio da Coronavirus, per favorire la ripresa dell’esercizio della pratica golfistica e della gestione dei Circoli di golf, rifacendosi anche alle linee guida del Golf and Health Project, dispone di seguito le proprie linee guida di massima, a cui seguirà un dettagliato Protocollo federale a disposizione dei Circoli stessi.
1) A tutela della salute dei giocatori tesserati FIG, i Circoli affiliati e aggregati – che intendono svolgere attività sia essa amatoriale che agonistica – sono tenuti responsabilmente ad adeguare il proprio Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) in conformità alla normativa vigente in materia (Legge n. 81/2008 e DPCM del 8, 9 e 11 marzo 2020, 10.4.2020 e del 26.4.2020), definendo procedure e protocolli operativi di contrasto al rischio biologico in atto, anche a tutela della sicurezza sul lavoro.
2) Le attività e la modalità di fruibilità degli spazi sociali (spogliatoi e aree comuni), delle aree di allenamento (campo pratica, putting e pitching green), delle attività commerciali (ristorazione, pro-shop ed altre) e le operazioni di segreteria/front desk, oltrechè definite nel DVR aggiornato, dovranno svolgersi nel rispetto e in conformità alla normativa in vigore e successive modifiche.
3) I Circoli, oltre a quanto normato dalla FIG per lo svolgimento in sicurezza del gioco, disciplineranno sotto la propria responsabilità il comportamento dei giocatori nell’ambito delle strutture in relazione alle specificità dei singoli impianti, in ottemperanza a quanto previsto nei rispettivi DVR e in conformità a quanto previsto dalle normative e prescrizioni delle competenti Autorità Nazionali e Locali.
4) I giocatori e frequentatori del Circolo dovranno svolgere l’attività sportiva golfistica con atteggiamento socialmente responsabile nei comportamenti individuali, ispirandosi al presupposto che ognuno possa essere inconsciamente portatore del Virus e, dall’altra parte, possa essere contagiato.
5) I giocatori, in ogni circostanza e occasione di interazione tra di loro, sotto la propria responsabilità individuale e personale nei confronti di terzi, dovranno garantire il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria e di distanziamento sociale previste dai provvedimenti delle Autorità Nazionali e Locali. (Decreti, Ordinanze e Circolari del Ministero della Salute).
6) La Commissione federale, istituita ad hoc per l’emergenza sanitaria da Coronavirus, ha identificato quali fattori potenziali di rischio sul campo qualsiasi equipaggiamento che non sia il proprio e qualsiasi altro oggetto con cui i giocatori possano entrare in contatto.
7) Per garantire la pratica del golf in totale sicurezza dei tesserati a tutti i livelli (professionisti, giocatori dilettanti di livello nazionale e amatori), la Commissione ha recepito il documento redatto dal Comitato Regole e Campionati e dal Comitato Handicap e Course Rating contenente regole, raccomandazioni e indicazioni tecniche per il gioco del golf nelle giornate di allenamento e nelle partite amichevoli, nonché durante lo svolgimento delle gare di circolo, compatibilmente con le normative vigenti in tema di ripresa delle attività e a mitigazione delle criticità evidenziate.